Tecnica fotografica: il tempo di esposizione

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Oggi voglio parlarvi di un altro punto fondamentale nella fotografia e nella tecnica fotografica. Qualche giorno fa vi ho descritto il triangolo dell’esposizione che vi consiglio di leggere prima di questo, dove vi davo la panoramica dei tre parametri base che determinano la situazione tipo per un’ottima foto, tra cui il tempo di esposizione.

 

Vi dicevo che il tempo di esposizione o tempo di posa, indica l’ampiezza dell’intervallo di tempo durante il quale il diaframma rimane aperto. Più ampio è l’intervallo di tempo, maggiore è la quantità di luce che entra nell’obiettivo. Oggi invece vedremo di analizzare più a fondo i tempi di esposizione e come influiscono nelle nostre foto.

Il tempo di posa quindi è l’elemento essenziale per controllare l’esposizione cioè la quantità di luce che colpirà il sensore, e soprattutto per essere in grado di riprendere oggetti in movimento.

In tutte le macchine fotografiche reflex digitali è presente una ghiera sull’obiettivo, dotata di numeri, che permette di impostare il tempo di esposizione, i valori dei tempi di esposizione si misurano in frazioni di secondo, per esempio:
1/60 – un sessantesimo di secondo”, mentre 250 si legge 1/250 – un duecentocinquantesimo di secondo”.

Harold Edgerton in uno scatto molto famoso della Mela trafitta

Per scattare alcune foto sportive o dove abbiamo azioni particolarmente veloci, bisogna arrivare fino al millesimo di secondo e anche oltre; invece per le foto notturne o molto buie si può rendere necessaria anche una di posa di diversi secondi.

 

La progressione dei tempi di esposizione presente sulla maggior parte delle fotocamere Reflex o in in quelle a controllo manuale è la seguente: 1/4000, 1/2000, 1/1000, 1/500, 1/250, 1/125, 1/60, 1/30, 1/15, 1/8, 1/4, 1/2, 1 secondo, 2, 4 e 8 secondi.

 

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Come funziona il tono e il contrasto in fotografia

Dave-Heather-fotografia-digitale

La fotografia in Bianco e Nero è da sempre la massima espressione di quest’arte, la fotografia, digitale o classica che sia, o per  hobby o passione allo stato puro.

Grazie al bianco e nero riusciamo a capire la vera anima della fotografia. Fin dagli albori, raffinata e misteriosa, ci dona delle emozioni molto particolari.

Il profondo contrasto tra le 2 parti, pieno e vuoto, chiaro e scuro si mescolano in una speciale alchimia di sensazioni formando quello che è un vera magia, quella del monocromatico.

Pensavo di fare un report esclusivo, poi ho pensato che avrei dovuto dare accesso a tutti a queste importanti informazioni, che non troverete molto in giro..

Quando scattiamo in bianco e nero, il colore scompare e non dobbiamo più vedere e pensare come un insieme di macchie colorate, ma abbandonare la distrazione delle variazioni cromatiche e concentrarci su altri elementi di natura compositiva, rimuovendo il colore e dando sfogo ala nostra sensibilità data dalla luce.

1° consiglio. Ombre e luci.
In condizioni di luce intensa traete il massimo della differenza di luce e create un’immagine  con elementi contrastanti in un mix di chiari e scuri. Cercate le ombre più scure per enfatizzare le forme più interessanti.

2° consiglio. Miscelare le fonti di luce
Le fonti di luce, anche in un corso di fotografia sono le basi per capire come risulterà illuminato il nostro soggetto. Mentre nel Nel bianco e nero, non sono un problema perchè non bisogna preoccuparsi del bilanciamento  del bianco Flash, naturale, tutto funziona.

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ISO, come si utilizza nella Fotografia digitale.

Uno degli aspetti fondamentali per un corso di fotografia è capire come si comportano gli l’ISO in riferimento alla quantità di luce. Modificando valori come il diaframma e la velocità dell’otturatore in fotografia si più o meno lasciar passare una quantità di luce nella fotocamera. A seconda delle impostazioni si ottiene un risultatto diverso.

regolazioni ISO fotografia digitale

l’ISO quindi indica la sensibilità del sensore alla luce. Più alto è il valore dell’ISO, maggiore è la sensibilità alla luce. Nella fotografia a rullino, ormai quasi estinta per cambiare l’ISO era necessario cambiare pellicola. Oggi è sufficiente  premere un paio di pulsanti  sul nostro quadrante.

Utilizzando ISO 400 ad esempio il sensore ha bisogno della metà della luce che avrebbe bisogno ad ISO 200 per effettuare la medesima fotografia.
I valori ISO sono quindi direttamente collegati a tutti gli altri valori base della fotocamera.

Ogni valore della scala dell’ISO quindi è pari al doppio del suo predecessore.

Il valore di ISO  è 50 e la scala dell’ISO nella fotografia digitale è :

50 100 200 400 800 1600 3200 6400.

A cosa serve impostare l’ISO?

Se siete all’inizio, si può dire che serva per fare foto in posti dove c’è poca luce, senza avere foto mosse e senza usare il flash. Pensiamo ad esempio agli ambienti tipo le chiese  o alle foto notturne all’aperto.

Dovremmo agire in questo modo, sempre seguendo il famoso triangolo di cui vi parlavo:

  • aumentare il tempo di esposizione, rischiando di ottenere uno scatto mosso o scie dagli oggetti in movimento, (a volte può essere voluto, creando dei bei effetti)
  • aumentare l’apertura, riducendo la profondità di campo, che potrebbe non portarci al risultato che vogliamo.

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L’importanza della luce: il triangolo dell’esposizione

Triangolo-Luce esposizione

Quando ci avviciniamo per la prima volta alla fotografia digitale, una delle prime cose è capire cosa succede quando premiamo il pulsante di scatto sulla nostra macchina fotografica.

La luce che arriva attraversa l’obiettivo e colpisce il sensore fissandosi in un’immagine , l’immagine che poi vedremo nella nostra foto finale.
Quindi non facciamo altro che catturare la luce che proviene dal nostro soggetto. L’esposizione non è altro che questo, la quantità di luce che colpisce il sensore.

Quando una quantità eccessiva di luce raggiunge il sensore, in quel caso si parla di  foto sovraesposta quindi,  alcuni dettagli vengono persi, le classiche foto sbiadite. Una foto è sottoesposta invece, al contrario, quando alcuni dettagli vengono persi poiché la luce che colpisce il sensore è troppo poca, le classiche foto scure, tipo quelle al chiuso dove abbiamo poca luce. I parametri che regolano l’esposizione sono tre:

  • Diaframma, che regola l’apertura e la dimensione dell’apertura del diaframma, che si trova all’interno dell’obiettivo, nel momento in cui si scatta la foto. Questa maggiore è l’apertura, maggiore è la quantità di luce che entra
  • Poi abbiamo il tempo. O tempo di esposizione indica la durata di tempo che il diaframma rimane aperto (più lungo intervallo di tempo, maggiore è la quantità di luce che entra);
  • ISO che indica la sensibilità alla luce del sensore.

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Scegliere una stampante per le tue foto digitali

Anche se la tecnologia digitale permette di visualizzare e conservare gli scatti fotografici,
c’è qualcos’altro da dover fare, prima di possedere a tutti gli effetti una vera e propria foto.

Far stampare continuamente immagini digitali, con i vari tipi di apparecchiature ad alta tecnologia, potrebbe essere un po’ costoso.

Epson Stylus 3880 è una stampante fotografica professionale

A causa di questo, molte persone preferiscono mostrare le immagini digitali, direttamente sul computer, mentre altre acquistano una stampante per poter risparmiare sul costo del fotografo e stampare così da soli, le copie materiali di alcune foto.

A causa dell’elevata richiesta di stampanti, molte aziende concorrono tra di loro per realizzare i prodotti migliori. Ognuna di queste, produce un diverso tipo di stampante per foto digitali e fa di tutto pur di proclamare, la sua superiorità nel settore.
Deludente?

Immagina per un attimo,di essere ,tra le tante persone,che vuole acquistare una nuova stampante.  Per renderti le cose più semplici,potendotelo permettere, decidi di acquistare quella più rinomata,pensando che sia la migliore disponibile.

Quindi ti rechi al negozio, chiedendo al commesso quale sia, fra le tante, la stampante più funzionale, la migliore ed immediatamente ti senti rispondere con una domanda simile:” In che senso, la migliore?” (altro…)

Il corretto uso della luce nella fotografia digitale

La fotografia digitale può esprimere le sue massime potenzialità con la giusta fotocamera, e un adeguato lavoro sul colore e sull’illuminazione.

Anche avendo tra le mani l’ultimo modello di fotocamera digitale, per ottenere degli scatti d’impatto è necessario essere in possesso di alcune conoscenze tecniche, e di padroneggiare dei semplici accorgimenti per ottimizzare la luce.

La fotografia digitale non è un insieme di novità tecnologiche, bensì un connubio tra innovazione, estro artistico e precisione.

Le tecnologie dietro al funzionamento di una fotocamera necessitano degli altri due fattori per far sì che i prodotti siano di qualità.

Capita spesso di vedere foto dove l’illuminazione è stata gestita in maniera sbagliata: in questi casi Photoshop e gli altri software di fotoritocco hanno poco effetto nella “riparazione” dei danni provocati dall’imperizia di chi ha scattato.

Il segreto per realizzare una grande foto, è la riuscita al primo scatto. Il momento più importante è la scelta dell’inquadratura, gesto in cui si focalizzano molte delle abilità del fotografo.

Ecco alcuni momenti in cui gli appassionati di fotografia possono godere della miglior luce naturale:

foto al tramonto

• Dopo l’alba e prima del tramonto
In questi momenti è possibile scattare foto molto suggestive, aiutati da una gamma cromatica che, grazie ai colori del sole, è in grado di conferire vivacità all’intero ambiente scelto come soggetto per lo scatto.

Le foto scattate in questi momenti sono anche modificabili al computer, grazie all’ampia gamma cromatica disponibile nello scatto di partenza.
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Come fare fotografie perfette con la tua fotocamera digitale.

Sono finiti i tempi, in cui per scoprire se una foto era ben riuscita, si dovevano aspettare giorni, duranti i quali il fotografo verificava la cosiddetta “prova ad errore”.

Attualmente, sono innumerevoli i fotografi che hanno deciso di allontanarsi dal vecchio processo fotografico e hanno iniziato a lavorare con moderni modelli di reflex.

Con queste nuove tipologie di fotocamere digitali, i fotografi spendono maggior parte del tempo a trovare i giusti soggetti da catturare, cancellando con un semplice click, tutti quegli scatti che non corrispondono ai loro gusti.

Panasonic SLR con ottiche Leica

SLR sta per Single Lens Reflex . Il nome di questa macchina fotografica deriva dal fatto che sia provvista di lenti ed uno specchio. Quest’ultimo riflette su nel mirino, la luce che entra tramite la lente.

In questo modo, il fotografo può valutare come verrà visualizzata la foto una volta scattata.

 

Inoltre, una reflex, utilizza lenti separate, che possono essere alternate a seconda della risoluzione necessaria. Quindi questa è una fotocamera, che potrai usare per varie tipologie di foto.

Allo stesso modo le fotocamere DSLR, utilizzano lenti e specchi. Non c’è più la pellicola che archivia le immagini, bensì quest’ultima categoria di fotocamere ricorre a  chip sensibili alla luce e ad una memoria digitale. In poche parole, una DSLR è la versione computerizzata della tradizionale reflex SLR.

Tuttavia le funzioni di questi modelli sono piuttosto varie, per cui ti suggerisco di prenderne prima familiarità e dedicare un po’ di tempo ad imparare a maneggiarle bene.  Se ne possiedi una da poco, dovresti prima di tutto, provare la “tecnica dei tentativi”, scattando un paio d’istantanee e salvandone le migliori.

ottiche sigma

In questo modo, la pratica ti porterà a saper sfruttare al meglio il tuo acquisto.

Acquistando una  fotocamera digitale, dovresti investire in schede di memoria e lenti. Così se un giorno diverrai un professionista, nella tua carriera fotografica saranno preziosismi i dispositivi esterni.

Ecco alcuni suggerimenti ,per tutti coloro che desiderano fare scatti fotografici perfetti, con le loro nuove reflex DSLR:

1 Normalmente la maggioranza delle persone, scattano  foto ad un soggetto, ponendolo dinnanzi ad uno sfondo. Tuttavia è più opportuno,scattare foto dalle spalle in su,quindi alla parte superiore del corpo affinché la persona  non appaia troppo piccola nell’immagine.

2 Se la tecnica menzionata pensi non ti riesca, puoi scattare la foto, ponendo l’inquadratura da una parte piuttosto che al centro. In questo modo, quando si ingrandirà la foto,il soggetto sembrerà trovarsi al centro dell’immagine stessa.

3 La legge dell’ottica rimane sempre la stessa, sia che si utilizzi una macchinetta fotografica tradizionale o una digitale. Per esempio,se il sole è dietro l’immagine si tratterà di una silhouette.

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