Se sei pronto al grande passo, e hai deciso di comprarti una macchina fotografica Reflex, bene ora inizia il vero divertimento. Avrai sicuramente più libertà creativa, e le tuo stile cambierà sicuramente in meglio.

Ma se l’hai già comprata da mesi e usandola, non sei ancora soddisfatto dei risultati?


Oppure fai belle foto, ma gli manca ancora quel qualcosa? Ti sembra quasi che le foto con la compatta venissero meglio? Questi problemi potrebbero venire dal fatto che nessuno ti ha mai spiegato le regole base della fotografia digitale, e che bisogna sapere assolutamente quando si passa da una compatta ad una fotocamera reflex digitale.

Oggi, mi scuseranno i più esperti, userò un linguaggio più semplice, come è da mia abitudine non dare mai nulla di scontato, ma vorrei che fosse capito anche da persone senza competenze informatiche o fotografiche specifiche.

Quando passiamo alle Reflex, è perchè siamo interessati ad un maggior coninvolgimento nei nostri scatti.Le principali impostazioni della fotocamera possono essere controllate e regolate attraverso i pulsanti presenti sulla parte superiore della fotocamera di livello superiore, con possibilità di passare in modalità MANUALE. E’ questa la vera rivoluzione. Agiremo su:

–     ISO: sensibilità del sensore

–     WB: bilanciamento del bianco

–     QUAL: qualità dell’immagine

–     BKT: Bracketing

Ma è anche la più complicata, perciò sarete in grado di usarla solo dopo aver maturato una certa sicurezza sia nell’impostare da soli sia il tempo, sia la sensibilità e il diaframma.

Inoltre, oggi le fotografie scattate in digitale, subiscono quasi sempre una fase di post produzione.
Ma cosa si intende con questo termine?
La post produzione è una parte quasi fondamentale nella creazione di una fotografia digitale,
esattamente come le pellicole dovevano essere sviluppate, le foto digitali fatte con una reflex, quindi con una macchina fotografica digitale di livello superiore,  dovrebbero sempre essere “riviste” al computer, con un apposito programma, per poter ottenere quel risultato che con una esposizione normale non siamo riusciti a ottenere.

I scatto in RAW

In digitale la parola rivedere una foto è un po’ vago, ma rende sempre bene l’idea in quanto bisognerebbe sempre o quasi sempre migliorare le nostre foto. Diciamo che il termine corretto sarebbe elaborare una foto.

Diciamo che se il nostro scopo è quello di ottenere foto professionali da una Reflex dovreste essere almeno in grado di correggere l’illuminazione nel suo insieme e la saturazione.

Alcuni si chiederanno: “Perché nelle fotografie scattate con la reflex la post produzione è così importante?“.
La prima cosa da capire è che le fotocamere compatte o di fascia media, effettuano la nostra post produzione già in automatico, in quanto, il sensore della fotocamera, quando scatta una fotografia, genera un file grezzo che spedito al processore si occupa di ottimizzare la fotografia:

– Aggiungendo i colori (e bilancia il bianco).
– Regolando luce, ombra e contrasti.
– Generando un file che possa essere letto da tutti i dispositivi (generalmente un Jpg).
– Saturando il colore etc.

Possiamo quindi vedere che le compatte fanno in automatico un bel po’ di correzioni prima di salvare la fotografia sulla scheda di memoria. Le fotocamere Reflex, al contrario, se impostate in manuale effettuano molte meno correzioni sulle foto, in modo di lasciare al fotografo la possibilità di aggiustare i parametri a suo piacimento in un secondo momento.

Esiste addirittura la possibilità di salvare la foto prima ancora che vada spedita al processore. Questa funzione si chiama scatto in RAW, ed è estremamente importante. Diciamo che se volete tirare fuori il massimo da una reflex dovete imparare a scattare e gestire il Raw o non fare nemmeno un errore in fase di regolazione della fotocamera… cosa praticamente impossibile per i fotografi alle prime armi.

Il miglioramento sarà enorme ed inizierete a riconsiderare la vostra Reflex.
Se non avete nessuna intenzione di complicarvi la vita potete sempre scattare la foto in Jpg, per poi elaborarla con programmi come Photoshop o Photopaint o Picasa, ma ricordate che se passerete alla modalità RAW
avrete molto più controllo sulle vostre foto.

Ricordate che tutte o quasi le foto che si vedono sui siti di fotografia sono spesso ritoccate, se volete competere dovrete imparare ad usare qualche programma più evoluto, come Photoshop.

Ricordate sempre e comunque che una bella foto è prima di tutto una bella inquadratura, un buon ritocco la può rendere molto più piacevole, ma difficilmente può far diventare bella una foto brutta o poco interessante.

L’IMPORTANZA DI UNA BUONA OTTICA.

Una volta capito come fare ad ottenere fotografie migliori con i nuovi mezzi tenologici del digitale, vediamo di capire un altro concetto importante: cosa comprare.

Come accade per i computer, anche le nostre macchine fotografiche, o meglio il “corpo macchina” hanno vita breve, perchè escono sul mercato ogni mese modelli più recenti, che  saranno nettamente superiori ai nostri, invogliandoci a cambiarli.

Questo discorso non è invece valido per gli obiettivi, una buona ottica  ha una prospettiva di vita ben più lunga, mantiene un buon valore sull’usato e garantisce ottime foto anche quando ha qualche annetto.

Le ultime fotocamere sul mercato riescono a raggiungere decine o più di megapixel e sono sempre in evoluzionema le ottiche sono e saranno sempre un vetro. Per quanto questo vetro possa essere trasparente o nitido ha una certa “opacità”. Questa opacità si riflette sulla qualità della fotografia.

I migliori risultati in termini fotografici si hanno non con un corpo macchina da migliaia di Megapixel, ma con un’ottica eccezionale. Quindi consiglio sempre di considerare di risparmiare sul corpo per comprare un’ottica migliore.

A mio parere un parametro molto importante oggi è la nitidezza (la risoluzione in linee dell’ottica).
Considerate che un’ottica che oggi rappresenta l’eccellenza degli zoom (Canon EF 70-200 F/4) ottiene un risultato medio di 3300 linee.

Ovviamente non stiamo dicendo di spendere migliaia di euro, ma se trovate un obiettivo con una risoluzione ridicola (meno di 2000 linee) cercate di evitarlo nel caso in cui la vostra fotocamera avesse molti megapixel.
Ovviamente la risoluzione non è l’unico parametro da valutare, ce ne sono altri altrettanto importanti, pcome la lunghezza focale, la distorsione, abberrazioni cromatiche, ecc.

Esistono decine di ottime ottiche in casa Nikon, Canon, Sony ecc.. ecc.. cercate di capire bene cosa vi serve usando il 18-50 (o equivalente) venduto con la fotocamera; Una volta capita la lunghezza che più vi piace, cercate un prodotto di qualità e non resterete delusi.

Ultima consiglio: diffidate dagli Zoom troppo estesi, lasciamo i 20x alle compatte. Difficilmente un’ottica di alta gamma ha un escursione superiore a 4x.
Il costo generalmente è alto. Diciamo che spesso si devono superare i 500 euro.
Credo di aver detto tutto quello che ritenevo importante per questa guida, spero di avervi chiarito un po’ le idee.


1 commento

giorgio · 19 Novembre 2012 alle 18:14

buon pomeriggio.ho letto ed apprezzato l’articolo “l’importanza di una buona ottica” sul tuo blog. la domanda è: come si individua la nitidezza di un obiettivo fra le sue caratteristiche?
grazie ciao

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.