Come usare una fotocamera Reflex I

Una fotocamera Reflex rappresenta l’oggetto del desiderio di molti amanti dello scatto di qualità. Per utilizzarla al meglio, alcuni pensano sia necessario un corso di fotografia.

Se non avete tempo di seguirne uno, oppure se lo fate e avete voglia di avere sotto mano qualche appunto in più, in questi post ti darò qualche dritta sull’utilizzo al meglio della vostra nuova fotocamera.

La speranza è che tutto quello che leggerete nelle prossime righe possa esservi utile.

E luce fu!

Cartier Bresson

La luce è il mondo per un fotografo, e quando si tratta di utilizzare un Reflex, tutto questo si può trasformare in magia, per via di quanto di davvero bello si può ottenere con una macchina performante.

Il nostro corso di fotografia inizia perciò da questo elemento fondamentale per chiunque voglia approcciarsi all’arte dello scatto.

Considerando come prerequisito la conoscenza della definizione di “diaframma”, la prima domanda che deve porsi un fotografo che impara a utilizzare una Reflex ( il fatto di averne in mano una non implica l’esser diventati dei piccoli Cartier Bresson!) è questa:

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Foto sportive: come fare scatti di qualità (parte I)

foto sportive

Come fare a scattare una foto sportiva? Come fotografare? Quante volte vi è capitato di dover fotografare un soggetto in movimento, in particolare una persona che compie un’attività sportiva?

Le foto sportive sono un genere molto apprezzato, dal momento che hanno a che fare con momenti di svago, come possono essere le vacanze in compagnia.
Vi sarà magari venuta voglia di fotografare un vostro amico alle prese con una particolare discesa sulla neve, oppure di immortalare il passaggio di un ciclista durante una corsa. Ma come fotografare al meglio?

Non sempre è facile ottenere risultati di qualità quando si tratta di foto sportive. In questo e nei prossimi post vi sveleremo alcuni semplici trucchi per avvicinarvi a dei livello certamente non professionali (per quelli ci vogliono molti anni di studio), ma senza dubbio alti, e per far sì che le vostre fotografie possano rappresentare un ricordo bello e importante dei momenti vissuti assieme alle persone a cui più volete bene.

•    Effetto panning: come ottenerlo

effetto panning di un aereo

L’effetto panning è uno dei più apprezzati tra quelli delle fotografie sportive: si utilizza questa definizione davanti a scatti in cui il soggetto principale sia quasi perfettamente a fuoco, con una condizione esattamente contraria rilevabile per lo sfondo.
La tecnica aiuta a mettere in evidenza lo sforzo del soggetto nel compiere il movimento atletico, facendone risaltare la potenza, senza per questo sacrificare il dinamismo d’insieme.
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Qual’è la miglior macchina fotografica? La migliore è

Qual è la migliore macchina fotografica?

miglior macchina fotografica digitale

Beh in realtà NON ESISTE, e quando mi chiedono se è meglio una Nikon o una Canon e come chiedere se è meglio una Lamborghini o una Ferrari?? Non esite una migliore in assoluto.

Però esiste la fotocamera più adatta alle tue esigenze. A volte anche una compatta economica può essere più utile di una reflex da migliaia di euro! Ciò che fa veramente la differenza sono le vostre capacità, non contano solo i megapixel e la velocità di scatto, o quello o quell’altro obiettivo più o meno potente.

Foto ritratto: 10 consigli utili (parte 3)

Eccoci alla 3a e ultima parte di questo percorso nei “segreti” della fotografia di ritratto”: segreti che potranno aiutare magari qualche appassionato a muovere passi più consapevoli in un genere che rappresenta uno dei modi più apprezzati nell’approccio al mondo dello scatto,

che può riservare delle grandi sorprese a chi si applica un po’, scegliendo di andare oltre i meri scatti ricordo, quelli che oggi, in molti casi, vengono postati sulle pagine dei social network solo per fare vedere agli altri che si è stati in un determinato posto a fare una specifica cosa.

La fotografia, soprattutto quella digitale che permette di sbizzarrirsi creativamente, è molto di più, quando si parla di fotoritratto diventa anche incontro umano.

8. • Lavorare in esterna

fotoritratto-ragazza.jpg

Se avete deciso di scattare un fotoritratto in esterna tenete conto di avere molta più libertà. I momenti ideali sarebbero quelli del mattino e della sera, quando i raggi del sole cadono obliqui, ma in ogni ora del giorno è possibile scattare dei ritratti di qualità.

Se utilizzate il pannello riflettente, è bene ricordare che gli unici casi in cui si può scegliere se utilizzarlo o meno sono quelli dell’ombra o del sole in posizione laterale. Quando il soggetto è illuminato dall’alto o è in controluce, è invece importante utilizzarlo.

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Foto ritratto: 10 consigli utili (parte 2)

Foto ritratto bambino – ritratto di Jiri Hodan

In questo post leggerete altri consigli per migliorare le vostre fotografie di ritratto. Ovviamente non basta qualche articolo di un blog per raggiungere livelli professionistici: per quello è necessario frequentare un corso di fotografia, cercando il più possibile di carpire dal vivo i segreti dei maestri dello scatto.

Adesso però ecco gli altri suggerimenti per i vostri fotoritratti.

4. • Quanti scatti?
Non è facile cogliere perfettamente i lineamenti di una persona: sono tanti i fattori disturbanti che possono intervenire durante una sessione, perciò capita spesso di chiedersi quale sia il numero giusto di scatti da fare. La risposta classica vuole che sia 40. Premendo più di una volta il pulsante di scatto è così possibile avere molta più scelta, eliminando gli inconvenienti costituiti da occhi rossi, smorfie, espressioni magari un po’ ridicole.

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Foto ritratto: 10 consigli utili (parte I)

CIRCA 1953: Actress Marilyn Monroe poses for a portrait in circa 1953. (Photo by Michael Ochs Archives/Getty Images)

1953: Marilyn Monroe – ritratto. (Photo by Michael Ochs Archives/Getty Images)


La fotografia di ritratto
è un genere molto amato: niente come il volto di una persona è in grado di esprimere quelli che sono i moti interiori, aprendo una porta ai misteri dell’anima. Parte fondamentale per un buon Corso di fotografia base.

Il fotoritratto è un genere che ha attraversato gli anni senza mai passare di moda, e riuscendo sempre a innovarsi, in linea con i progressi tecnologici della materia. I più grandi fotografi si sono cimentati con i ritratti, regalando dei veri e propri capolavori che sono rimasti nel tempo come opere d’arte capaci di comunicare sempre qualcosa di importante.

Steve McCurry – National Geographic -foto ritratto

Basti solo pensare alla ragazza pakistana fotografata da Steve McCurry nel 1984 per National Geographic: i suoi profondi occhi azzurri riescono a toccare le corde più profonde dell’anima.

Con questo excursus di consigli non vi promettiamo di farvi arrivare a quei livelli, ma di aiutarvi a produrre scatti di qualità, avvicinandosi a un rapporto consapevole con la macchina fotografica.

1. Attenzione allo sfondo!

Nella fotografia ritrattistica è importante che lo sfondo non tolga l’attenzione dal soggetto principale, ossia la persona. Quindi, spazio alla creatività, ma con la cura di mantenere sempre la concentrazione sul centro “psicologico” dello scatto.

2. L’illuminazione

Quando si parla di fotoritratto, la forma di illuminazione che è sicuramente più d’aiuto a chi scatta è la luce naturale. In mancanza di questa, il fotografo può utilizzare la luce continua o il flash.

Nel primo caso, assume una grande importanza l’effetto calore prodotto dalle lampade in studio, che però, in particolari condizioni climatiche, può rivelarsi anche uno svantaggio.

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Tecnica fotografica: il tempo di esposizione

tempi-di-esposizione-fotografia

Oggi voglio parlarvi di un altro punto fondamentale nella fotografia e nella tecnica fotografica. Qualche giorno fa vi ho descritto il triangolo dell’esposizione che vi consiglio di leggere prima di questo, dove vi davo la panoramica dei tre parametri base che determinano la situazione tipo per un’ottima foto, tra cui il tempo di esposizione.

 

Vi dicevo che il tempo di esposizione o tempo di posa, indica l’ampiezza dell’intervallo di tempo durante il quale il diaframma rimane aperto. Più ampio è l’intervallo di tempo, maggiore è la quantità di luce che entra nell’obiettivo. Oggi invece vedremo di analizzare più a fondo i tempi di esposizione e come influiscono nelle nostre foto.

Il tempo di posa quindi è l’elemento essenziale per controllare l’esposizione cioè la quantità di luce che colpirà il sensore, e soprattutto per essere in grado di riprendere oggetti in movimento.

In tutte le macchine fotografiche reflex digitali è presente una ghiera sull’obiettivo, dotata di numeri, che permette di impostare il tempo di esposizione, i valori dei tempi di esposizione si misurano in frazioni di secondo, per esempio:
1/60 – un sessantesimo di secondo”, mentre 250 si legge 1/250 – un duecentocinquantesimo di secondo”.

Harold Edgerton in uno scatto molto famoso della Mela trafitta

Per scattare alcune foto sportive o dove abbiamo azioni particolarmente veloci, bisogna arrivare fino al millesimo di secondo e anche oltre; invece per le foto notturne o molto buie si può rendere necessaria anche una di posa di diversi secondi.

 

La progressione dei tempi di esposizione presente sulla maggior parte delle fotocamere Reflex o in in quelle a controllo manuale è la seguente: 1/4000, 1/2000, 1/1000, 1/500, 1/250, 1/125, 1/60, 1/30, 1/15, 1/8, 1/4, 1/2, 1 secondo, 2, 4 e 8 secondi.

 

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